COWT - prima settimana
Mar. 5th, 2025 01:59 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
D&D - Apollo/Nite - M1.
Nite,
vorrei scrivere che i ricordi di quello che è successo sono molto confusi, perché penso che renderebbe il tutto molto più simile ad una storia che potresti leggere in un libro, ma forse sono già troppo interessante così e quindi con sommo dispiacere invece ricordo tutto, dettagli che non sono del tutto sicuro siano successi davvero o parte di quello che ho sognato nelle ore successive.
Non so se sai che sono vivo, non so quanto fossi consapevole di quello che stava succedendo - so che non eri tu, questo sì, so che nei tuoi occhi non ho visto neanche una bricioladel mio del Nite che conosco, che conosciamo tutti.
Il Nite che conosco non avrebbe mai fatto niente di quello che è successo, e mi sembra folle doverlo ribadire, perché sei la persona più forte e protettiva che ho mai conosciuto in tutta la mia vita e non avresti mai fatto del male a qualcuno che non se lo meritava. E non avresti mai fatto del male a me.
Mio,
Caro,
Alla,
Nite,
ho deciso di scrivere queste prossime parti del mio diario come se mi stessi rivolgendo a te, e non ad una qualche entità astratta come ho sempre fatto da quando ero molto più giovane e molto più ingenuo, perché per la prima volta da mesi non sei almio nostro fianco e non voglio che ti perdi nessuno dei momenti di follia di quest’ennesima missione che è- be’, è in realtà solo un elaborato modo per cercare di salvarti.
Sono sicuro che sarai entusiasta di poter leggere i miei pensieri su questi momenti (ah!) e che soprattutto sarai molto più contento di non dovermi sentir parlare per ore e ore senza trovare il punto del discorso.
Vorrei dire che la parola scritta mi riesce più brevemente, ma sarebbe l’ennesima menzogna e- sai anche tu quanto mi sto sforzando di non farlo più.
Rogrash non è più con noi, mentre Restra è tornato - e sarai felice di sapere (e constatare, quando tornerai) che la sua permanenza in un altro mondo non l’ha cambiato di una virgola. Insieme a Restra, non ci crederai, è arrivato anche uno dei compagni di Rogrash di cui il nostro amico squamato ci ha tanto parlato: Leo, l’arciere.
È un compagno di avventure sicuramente diverso da chiunque io abbia conosciuto: è gentile, cortese, sempre sorridente, sempre pronto a dare una mano e a prestare aiuto e soccorso quando c’è bisogno - e come ben sai, non essendo io particolarmente apto alla battaglia, c’è spesso molto bisogno.
Non sembra annoiarsi così tanto quandostraparlo parlo troppo parlo dico troppe cose dialoghiamo, il che per me è una grande novità, e non ti nascondo che sia una novità in qualche modo piacevole.
Mi mancano i tuoi silenzi.
Ti ricordi quel gioco che abbiamo fatto più di una volta, quello delle parole? Quello in cui io straparlavo come al solito e tu mi lasciavi fare mentre ti occupavi delle cose importanti?
Sono giunto alla conclusione che questo mondo è una perpetua tempesta, in cui perdi via via le persone che ami e tutte le cose a te care.
Se potessimo parlare di nuovo, anche solo una volta, sarebbe abbastanza.
Nite,
vorrei poterti riassumere i viaggi di questi giorni, ma i riassunti non sono il mio forte, e la sventura fa di un’ora un giorno - di un giorno settimane, e io ho passato troppo tempo a ragionare su tutto quello che ho sbagliato in questi mesi per essere davvero in grado di fare un resoconto vero di quello che stiamo facendo.
Spero avrai modo di conoscere Leo, lui sarebbe in grado di farlo. Lo farà Aislin, lo farà Restra - spiegandoti anche più del dovuto.
Ho pensato chese quando tutto questo finirà, potrei scrivere un dramma teatrale su un cavaliere votato al coraggio.
“Non vi è corazza più forte di un cuore incontaminato! Tre volte armato è chi difende il giusto; e inerme, sebbene coperto di ferro, è colui la cui coscienza è corrotta dall'ingiustizia.”
Quando la notte non dormo, scrivo. La buona notizia è che ho abbastanza materiale da poter scrivere quattro o cinque opere diverse. La cattiva notizia è che quando non dormo sono ancora più inutile di quanto sia di solito.
Mi chiedo se sei sveglio, se sei consapevole di quello che succede.
Se sia meglio sperare che tu sia partecipe, che tu stia lottando con tutto te stesso per liberarti, o se sia più misericordioso pregare che tu stia dormendo, e che un giorno ti sveglierai senza ricordi di quello che è successo.
Penso che tu vorresti sapere. Che vorresti lottare.
Nite,
non so se riuscirò mai a rivederti la speranza di riuscire a ritrovarti è più forte della consapevolezza che ogni volta che affrontiamo un nuovo pericolo, le mie possibilità di sopravvivere sono sempre molto scarse.
Non posso dire che la mia famiglia mi abbia mai rinfacciato niente del genere: non sono mai stato all’altezza per quanto riguardava l’acume per gli affari, la capacità di rimanere tutto d’un pezzo davanti a qualsiasi cosa, la serietà, la consapevolezza di quali fossero le cose importanti nella vita.
Fino a quando non sono stato da solo non ho mai avuto bisogno di sopravvivere, quindi le mie mancanze in tale senso non sono mai venute fuori. Sono sicuro che mi rinfaccerebbero anche questo, se gliene dessi la possibilità.
Sto temporeggiando (anche per iscritto) perché non so come esprimere quello che sento, e la malinconia dagli oscuri occhi, triste compagna, non è una spinta abbastanza forte per trovare il coraggio di fare quello che vorrei fare.
So che ti ritroveremo, non posso non crederci. Non so se avrò ancora la possibilità di parlarti, ma se non dovessi averla voglio che tu sappiaquello che che ci sono delle cose che vorrei dirti che che è da tanto che voglio che che nessuno mi ha mai fatto sentire importante come fai tu.
Nite,
vorrei scrivere che i ricordi di quello che è successo sono molto confusi, perché penso che renderebbe il tutto molto più simile ad una storia che potresti leggere in un libro, ma forse sono già troppo interessante così e quindi con sommo dispiacere invece ricordo tutto, dettagli che non sono del tutto sicuro siano successi davvero o parte di quello che ho sognato nelle ore successive.
Non so se sai che sono vivo, non so quanto fossi consapevole di quello che stava succedendo - so che non eri tu, questo sì, so che nei tuoi occhi non ho visto neanche una briciola
Il Nite che conosco non avrebbe mai fatto niente di quello che è successo, e mi sembra folle doverlo ribadire, perché sei la persona più forte e protettiva che ho mai conosciuto in tutta la mia vita e non avresti mai fatto del male a qualcuno che non se lo meritava. E non avresti mai fatto del male a me.
Basta una stilla di male per gettare un’ombra infamante su qualunque virtù.
Nite,
ho deciso di scrivere queste prossime parti del mio diario come se mi stessi rivolgendo a te, e non ad una qualche entità astratta come ho sempre fatto da quando ero molto più giovane e molto più ingenuo, perché per la prima volta da mesi non sei al
Sono sicuro che sarai entusiasta di poter leggere i miei pensieri su questi momenti (ah!) e che soprattutto sarai molto più contento di non dovermi sentir parlare per ore e ore senza trovare il punto del discorso.
Vorrei dire che la parola scritta mi riesce più brevemente, ma sarebbe l’ennesima menzogna e- sai anche tu quanto mi sto sforzando di non farlo più.
Non sei costretto a leggere questo resoconto confusionario: il silenzio è l’araldo più perfetto della gioia, e io temo che non potrò che essere loquace fino al momento in cui sarai di nuovo con noi.
Rogrash non è più con noi, mentre Restra è tornato - e sarai felice di sapere (e constatare, quando tornerai) che la sua permanenza in un altro mondo non l’ha cambiato di una virgola. Insieme a Restra, non ci crederai, è arrivato anche uno dei compagni di Rogrash di cui il nostro amico squamato ci ha tanto parlato: Leo, l’arciere.
È un compagno di avventure sicuramente diverso da chiunque io abbia conosciuto: è gentile, cortese, sempre sorridente, sempre pronto a dare una mano e a prestare aiuto e soccorso quando c’è bisogno - e come ben sai, non essendo io particolarmente apto alla battaglia, c’è spesso molto bisogno.
Non sembra annoiarsi così tanto quando
Mi mancano i tuoi silenzi.
Ti ricordi quel gioco che abbiamo fatto più di una volta, quello delle parole? Quello in cui io straparlavo come al solito e tu mi lasciavi fare mentre ti occupavi delle cose importanti?
Sono giunto alla conclusione che questo mondo è una perpetua tempesta, in cui perdi via via le persone che ami e tutte le cose a te care.
Se potessimo parlare di nuovo, anche solo una volta, sarebbe abbastanza.
Se potessimo parlare di nuovo, probabilmente direi comunque tutte le cose sbagliate.
Nite,
vorrei poterti riassumere i viaggi di questi giorni, ma i riassunti non sono il mio forte, e la sventura fa di un’ora un giorno - di un giorno settimane, e io ho passato troppo tempo a ragionare su tutto quello che ho sbagliato in questi mesi per essere davvero in grado di fare un resoconto vero di quello che stiamo facendo.
Spero avrai modo di conoscere Leo, lui sarebbe in grado di farlo. Lo farà Aislin, lo farà Restra - spiegandoti anche più del dovuto.
Ho pensato che
“Non vi è corazza più forte di un cuore incontaminato! Tre volte armato è chi difende il giusto; e inerme, sebbene coperto di ferro, è colui la cui coscienza è corrotta dall'ingiustizia.”
Quando la notte non dormo, scrivo. La buona notizia è che ho abbastanza materiale da poter scrivere quattro o cinque opere diverse. La cattiva notizia è che quando non dormo sono ancora più inutile di quanto sia di solito.
Mi chiedo se sei sveglio, se sei consapevole di quello che succede.
Se sia meglio sperare che tu sia partecipe, che tu stia lottando con tutto te stesso per liberarti, o se sia più misericordioso pregare che tu stia dormendo, e che un giorno ti sveglierai senza ricordi di quello che è successo.
Penso che tu vorresti sapere. Che vorresti lottare.
Vorrei poter fare di più, vorrei per una volta essere io a poterti salvare.
Nite,
Non posso dire che la mia famiglia mi abbia mai rinfacciato niente del genere: non sono mai stato all’altezza per quanto riguardava l’acume per gli affari, la capacità di rimanere tutto d’un pezzo davanti a qualsiasi cosa, la serietà, la consapevolezza di quali fossero le cose importanti nella vita.
Fino a quando non sono stato da solo non ho mai avuto bisogno di sopravvivere, quindi le mie mancanze in tale senso non sono mai venute fuori. Sono sicuro che mi rinfaccerebbero anche questo, se gliene dessi la possibilità.
Sto temporeggiando (anche per iscritto) perché non so come esprimere quello che sento, e la malinconia dagli oscuri occhi, triste compagna, non è una spinta abbastanza forte per trovare il coraggio di fare quello che vorrei fare.
So che ti ritroveremo, non posso non crederci. Non so se avrò ancora la possibilità di parlarti, ma se non dovessi averla voglio che tu sappia